giovedì 14 febbraio 2013

Iniziamo a pensare al giardino

Marzo e la Primavera si avvicinano (finalmente) ed è tempo di pensare al giardino e gli esterni !
Ho contattato 3 ditte, una individuale, un vivaio e un’altra gestita da due fratelli e a tutti ho chiesto un incontro per discutere i dettagli e le caratteristiche del giardino che vorrei.
Spiegherò loro che vogliamo installare un impianto di irrigazione automatico che sfrutterà l’acqua piovana raccolta nella cisterna da 10HL che abbiamo già installato.
Le valvole dovranno essere collegate all’impianto domotico della Vimar con il quale intendiamo gestire il tutto a video, da dentro casa.
Vogliamo lasciare uno spazio per una casetta in legno per mettere gli attrezzi e far giocare i bimbi (le due cose dovranno essere ben separate!) e uno spazio dedicato a un possibile orto/frutteto di piccole dimensioni.
Un pergolato in legno coprirà la zona dietro al garage per un futuro parcheggio esterno.
Come spiegare tutto senza dilungarmi troppo? Anche questo volta mi sono servito dell’aiuto di floorplanner.com utilizzando in questo caso le sole zone e oggettistiche per esterni.
Il risultato parziale è questo:

VMC e umidità dell'aria


In questi giorni sto continuando a cercare la programmazione ideale della VMC in relazione all’umidità presente in tutti gli ambienti.
Attualmente in casa mia in tutte le stanze, con l’esclusione dei bagni e dello sgabuzzino dove non ho installato gli umidostati, l’umidità si attesta intorno al 33% circa.
Il livello è piuttosto basso ma dentro i limiti, ma soprattutto non è alto e questo per un allergico agli acari come me è una manna da cielo !
Riporto a tal proposito un articolo interessante sull’argomento:
L’umidità in casa può provocare infezioni ed allergie
fonte: mediblog
Una casa umida comporta dei rischi per la salute che non possono essere sottovalutati, soprattutto se tra le pareti domestiche abitano anche anziani e bambini. Ma anche un ambiente troppo secco e con untasso di umidità relativamente troppo basso può creare dei problemi al nostro benessere generale. Allora qual è la giusta misura? E quali sono le conseguenze di un errato rapporto temperatura/umidità relativa all’interno delle nostre abitazioni?
L’umidità relativa dell’aria (cioè il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e la quantità massima di vapore acqueo che la stessa massa d’aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione) è uno dei parametri ambientali principali da cui dipende il benessere termoigrometrico negli ambienti abitati.
UMIDITA’ TROPPO BASSA
In generale è sconsigliato scendere al di sotto del 20-30% di umidità relativa perché in tal caso l’aria risulta troppo asciutta. Questo causa un’evaporazione eccessivamente intensa delle mucose bronchialie quindi secchezza nelle vie respiratorie e conseguenti infezioni.
UMIDITA’ TROPPO ALTA
Allo stesso modo però l’umidità non deve essere troppo elevata. Aumentando il grado di umidità si rischia la formazione di muffe e la proliferazione di batteri ed acari sulle pareti, nei tappeti, nelle cornici delle finestre, dietro gli armadi ed i mobili e all’interno dei materassi, con conseguenze per la salute. Gli acari, presenti in tutte le abitazioni, si nutrono di scaglie cutanee umane ed animali e si moltiplicano con gradi d umidità superiori al 50%. Questi minuscoli parassiti rilasciano allergenifastidiosi che possono sviluppare reazioni allergeniche.
Con umidità superiore al 50-60% può formarsi della muffa nei punti freddi della casa e dietro ai mobili. Queste muffe, oltre a sgradevoli odori, creano una situazione ambientale insalubri e possono provocare irritazioni alle mucose bronchiali, disturbi alle vie respiratorie, allergie da muffa, asma ed infezioni alle vie respiratorie superiori.
L’ideale sarebbe quello di avere tra le pareti domestiche, se si sta a riposo, una temperatura intorno ai 20-22°C con un’umidità relativa del 40-60%. Più bassa se si compiono sforzi fisici come i lavori domestici.