mercoledì 27 gennaio 2010

Dubbi progettuali

Mentre analizziamo le varie aziende e metodi costruttivi per poter scegliere chi costruirà la nostra casa, stiamo parallelamente pensando al progetto inteso come idee principali per la disposizione delle stanze.

Appurato che costruiremo comunque una casa che comprenderà anche un primo piano stiamo valutando se:

1) fare le tre camere (1 matrimoniale e 2 singole) assieme ai 2 bagni sopra, in modo da avere comunque una zona notte ben definita e posizionata al primo piano

2) fare una zona notte al piano terra dedicata a noi adulti, con camera, bagno privato e cabina armadio, mentre al piano superiore mettere le due camere singole con il bagno per i bambini.

Con questa seconda ipotesi, fino a quando i bimbi son piccoli e dormono assieme, possiamo metterli accanto alla nostra camera nella stanza che successivamente diventerà il mio studio. Quando invece cresceranno e avranno bisogno di maggiore indipendenza, avremo la possibilità di trasferirli al piano superiore e offrire loro una stanza ciascuno (che nel frattempo io sfrutterei invece come studio provvisorio).

L'idea ci è venuta guardando il progetto della casa Art'è di ELK, che abbiamo poi visitato al Munsterhaus vicino Salisburgo.


Questa la piantina originale del piano terra:



Una mia variante abbozzata per studiare questa possibile soluzione:







Questa sarà la prossima decisione da prendere, il prossimo piccolo bivio da superare :)

4 commenti:

  1. Buona fortuna in questa avventura!
    Due consigli: non metterti a disegnare la casa, metti per iscritto delle idee (tipo quelle espresse in questo post) e vai da un Architetto.

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  2. Si certo, non pretendo di progettarmela io naturalmente :-)
    Questi disegni servono appunto a spiegare al mio progettista quello che vogliamo.

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  3. Senza la pretesa di insegnare qualcosa a te o a geometri/architetti: più la pianta è regolare, meno ti costerà la realizzazione...noi siamo partiti da questo imperativo!
    E.

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  4. cito "più la pianta è regolare, meno ti costerà la realizzazione...noi siamo partiti da questo imperativo!"
    dipende...
    da come intendi vivere gli spazi,
    da come è la tua idea di casa.
    Se l'idea di pianta regolare è intesa con spazi chiusi e delimitati (cucina = una stanza 4 muri e una porta, soggiorno = stanza, 4 muri e una porta...)
    non condivido la tua affermazione.
    1 i muri costano, anche se "dritti"
    2 le porte e i casseri e le maniglie costano...
    3 quanto spazio butti via?
    4 uno spazio più aperto, lo si può gesitre in maniera più ottimale, libera
    anche un solo mobile ad esempio, può fungere da divisorio dando molto più "respio" all'ambiente.
    Poi ripeto... ognuno vede le cose alla sua maniera...
    quello che consiglio, è di provare a vedere le cose anche da un altro punto di vistia, e non solo come ci è stato proposto da 50anni a questa parte "dall' edilizia" che ci circonda.
    Edifici fatti con lo stampino, che ha snaturato l'identità di casa prima, e di città poi... favolose lottizzazioni edificate da imprese e "professionisti", che si definiscono tali, che hanno solo la volontà del guadagno perdendo di vista quello che è la vera qualità dell'abitare.
    Sentirmi dire "la pianta rettangolare, o la pianta regolare è quella che ti costerà meno..." davvero mi fa capire come ci sia una visione ormai sterile e monofocale sul realizzare gli edifici, e ripeto, figlia di un edilizia diffusa, e non di sicuro dell'arte del costruire, che ahimè si è andata a perdere nel tempo.
    Concludo dicendo: cito
    "... meno ti costerà la realizzazione"
    se a una pianta "regolare" (di cui costerà meno la realizzazione... devo ancora capire perchè... su quali principi si basa questo? siamo nel 2010... le tecnologie per costuire in maniera tradizionale sono quelle da 50 anni se non più... diciamo che invece le imprese fanno le furbette... e per pigrizia o incapacità... ) applichi finiture costose, del tipo "le ho viste su una rivista, le voglio anche io..." a conti fatti...
    Personalemente preferisco un progetto ben studiato, con gli spazi raglionati articolati ed organizzati, magari non "regolari" o tradizionalemnte divisi, ma che mi diano poi una qualità abitativa dettata dallo spazio appunto e non dalla (sola) pianta.
    ripeto, questa è la mia visione del costruire, ed è quella che spesso cerco di proporre ai miei committenti, non per... ma solo per provare con loro a cambiare un punto di vista, secondo me troppo spesso superato
    saluti
    un arch.

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